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¿Un Cardenal pidiendo más mezquitas?
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Autor Mensaje
Beatriz
Veterano


Registrado: 01 Oct 2005
Mensajes: 6434

MensajePublicado: Jue Dic 11, 2008 6:25 am    Asunto:
Tema: ¿Un Cardenal pidiendo más mezquitas?
Responder citando

Miles_Dei escribió:


Pero si uno acude a la página de la diócesis de Milán encuentra dos formas del discurso. Uno el distribuido en las librerías y otro el predicado. En ninguno de ellos se menciona a las mezquitas, sino sólo en uno se dice esto:

Cita:


In tante zone della Città, inoltre, mancano anche gli spazi fisici e le occasioni concrete per fermarsi a riflettere e a pregare. Abbiamo bisogno di luoghi di preghiera in tutti i quartieri della Città. Ne hanno un bisogno ancora più urgente le persone che appartengono a religioni diverse da quella cristiana, in modo particolare all’Islam.

En muchas zonas de la ciudad también se carece incluso los espacios físicos y oportunidades concretas para pararse a reflexionar y a rezar. Necesitamos lugares de oración en todos los distritos de la ciudad. También tienen ahora una necesidad más urgente las personas que pertenecen a religiones distintas del cristianismo, en particular al Islam.



Con lo cual podemos ver la manipulación que se ha hecho de sus palabras. El habla de lugares de oración, no de mezquitas. En ese asunto está en la línea que he expuesto arriba. NO ES LO MISMO LA MEZQUITA QUE UN LUGAR HABILITADO PARA QUE LOS MUSULMANES PUEDAN HACER SUS ORACIONES que la autoridad puede conceder sin perjuicio alguno de los fieles cristianos en orden al bien común.

Así se expresó el alcalde de Milán, a quien no se le cita fuera de Italia:

Cita:
«Sua Eminenza non ha parlato in modo specifico di moschee — puntualizza il sindaco Letizia Moratti richiesta di un parere a celebrazione finita — e io sto al discorso che l'Arcivescovo ha pronunciato. I luoghi di preghiera forse vanno ancor prima ricercati dentro noi stessi».

"Su Eminencia no ha hablado específicamente de las mezquitas - señala el alcalde Letizia Moratti solicitud de una opinión sobre una celebración - y yo soy el discurso que da el Arzobispo. Los lugares de oración pueden solicitarse antes que nada dentro de los nuestros. ".


Animo a acudir a la página referenciada de la diócesis de Milán y a comprobar por sí mismos las cosas antes de jugar al juego de los enemigos de Cristo que buscan además una guerra total con el Islam.

http://www.chiesadimilano.it/or4/or?uid=ADMIesy.main.index&oid=78141



Pues acudí a la página de la diócesis de Milán y me he quedado sorprendida de cómo han manipulado las palabras del Cardenal Shocked

Se trata de dos discursos del 5 de diciembre y NO ESTA DIRIGIDO AL ISLAM como nos hace creer la noticia que trajo el hermano que abrió el tema: http://www.catholicnews.com/data/stories/cns/0806140.htm

Sus palabras estan dirigidas sí a no temer al diálogo porque quien tiene a Jesucristo com piedra angular no debe temer el diálogo con personas de diferentes culturas (sin hacer referencia a ninguna en especial).

Menciona que se respira en su ciudad, Milán, un clima de enfrentamiento:

Cita:
Sempre guardando alla nostra Città spesso noto una forte sensazione di contrapposizione. Il clima che si respira è quello dello scontro, non dell’incontro, non della ricerca di un dialogo libero e attento.


No justifica ningún atentado contra la ley y el orden por parte de ningún inmigrante pero tampoco cree que el comportamiento de todos los inmigrantes sea ilegal o contra la ley.


Cita:
Infine, parlando di dialogo, come dimenticare i nuovi venuti, i nuovi cittadini, gli immigrati?
Impariamo la virtù della comprensione, consentiamo all’altro di essere se stesso. Non possiamo certo giustificare comportamenti contro la legge, ma non possiamo credere che tutti i comportamenti degli immigrati siano contro la legge o che tutti gli immigrati commettano illegalità.


Cita en todo momento a San Ambrosio:

Cita:
Così sant’Ambrogio scrive dell’uomo sapiente, commentando il versetto biblico «Lo stolto muta come la luna» :

«Il sapiente non è abbattuto dal timore, non è mutato dal potere, non è esaltato dalla prosperità, non è sommerso dalla sventura. Dove c’è la sapienza, c’è la virtù dell’animo, ci sono la costanza e la fermezza. Il sapiente, dunque, è immutabile nell’animo, non è diminuito né accresciuto dal mutar delle cose né “vacilla come un bimbo così da essere sballottato da ogni vento di dottrina”, ma rimane perfetto in Cristo, “fondato nella carità”, “radicato” nella fede. Il sapiente dunque ignora i cedimenti delle cose e non sa essere mutevole d’animo, ma “risplenderà come il sole di giustizia”, che rifulge nel regno di suo Padre» .


Y a Juan XXIII y a Pablo VI:


Cita:
Scrive Paolo VI, già Arcivescovo di Milano, del quale ricordiamo quest’anno il trentesimo anniversario della morte:

«La faccia di Cristo e quella della sua religione ci appare talvolta misera e miserabile, lo specchio dell’infermità e della deformità umana. Ci sembra macchiata, profanata, inetta a irradiare ciò che piace tanto al gusto della gente di oggi: la bellezza sensibile, l’espressione formale, l’apparenza gioiosa. Ci sembra, da un lato, priva di luce sua, non più bella e splendente delle luci artificiali […]; dall’altro, ci sembra privata della luce sua da chi dovrebbe farla risplendere e tenerla alta e consolatrice sulla scena umana. Cioè Cristo e la sua Chiesa sembrano non aver alcuna attrattiva per noi, alcun segreto con cui affascinarci e salvarci».


Reconoce que el diálogo no es fácil, que se trata de un ejercicio ascético.

Cita:

Si tratta di un esercizio ascetico vero e proprio, che ha bisogno di pratica continua e di verifiche costanti, di un’umiltà grande per ricominciare ogni volta da capo.
Non è semplice dialogare. Non è facile. Mette in gioco tutto di noi stessi: l’identità, la storia, la persona. La relazione nel dialogo non può essere generica: ha bisogno di un “tu”, ma anche di un “io”, di una persona che, non avendo paura dell’altro, si lascia coinvolgere in questa affascinante esperienza che rende unico e contraddistingue l’essere umano dal resto del creato. Il libro biblico di Genesi, al suo inizio, mostra come Adamo diventi pienamente uomo quando può entrare in dialogo con Eva, suo simile, e con Dio, il Creatore: l’uomo è costitutivamente un essere-in-dialogo .
Il dialogo ci immette nel mistero della reciprocità, nel mistero della prossimità umana e cristiana. Ciascuno, dialogando, mostra il proprio volto più autentico.


Se queja de que se difunde siempre un clima que promueve el escándalo la denigración y desprecio y contra este clima cita a San Ambrosio:


Cita:
Si diffonde sempre più un clima scandalistico che promuove denigrazione e disprezzo: chi vive con sobrietà, viene irriso e additato come portatore di recondite intenzioni di avarizia; se un professionista commette un grave reato, quell’intera categoria di professionisti verrà considerata ugualmente colpevole; se un dipendente pubblico è fannullone, tutti i dipendenti pubblici lo saranno. Un politico è disonesto? Tutti i politici quindi sono disonesti.
E l’elenco potrebbe continuare a lungo. Sembra quasi che le singole persone, con le rispettive responsabilità, non esistano più.
Questo clima si è ormai insinuato in tutti i rapporti, anche in quelli più delicati, persino tra medici e pazienti, tra insegnanti e studenti, tra amministratori e cittadini, tra sacerdoti e fedeli… Senza fiducia, dentro lo scontro generalizzato e totale, in questa litigiosità rissosa e permanente, tutti ci scopriamo più soli, in un isolamento che preclude ogni possibile incontro, che impedisce ogni possibile dialogo. Ma a chi giova questa contrapposizione permanente?

Seguiamo ancora l’insegnamento di Ambrogio:

«Nessuno parli al suo prossimo in modo ingannevole. Sulle nostre labbra c’è un laccio, e spesso ciascuno con i propri discorsi non si spiega, ma si nasconde. La bocca del malevolo è una profonda fossa: grave è la caduta dell’innocenza, ma più grave quella del malvolere. L’innocente, poiché presta fede facilmente, cade presto, ma, una volta caduto, si rialza; il maledico, invece, per le proprie arti precipita là donde non potrà balzar fuori ed uscire. Ponderi dunque ciascuno i propri discorsi senza frode ed inganno» .


Pero lo más importante: EN NINGUN MOMENTO MENCIONA LA PALABRA "MEZQUITA". Menciona el Islam y los fieles del Islam.



Cita:
Anche con i fedeli dell’Islam è possibile dialogare. Spesso si dice: “L’Islam disprezza le altre religioni ed i loro credenti, non ha il senso dello Stato tipico della tradizione occidentale, non accetta il principio della laicità, è fanatico, strumentalizza la fede per finalità distorte o criminose, non usa la ragione come mezzo nel confronto e nella discussione con i popoli, schiavizza le donne…”.
Sì, ma intanto cominciamo questo dialogo, anzitutto culturale. Cominciamo a discuterne con i credenti dell’Islam, cominciamo a capire se tutto questo è vero o, almeno, se è vero per tutti. Singoli gesti e atteggiamenti, per quanto gravi e da deprecare con forza, non siano occasione per guardare con sospetto ed accusare tutti gli appartenenti ad una religione. Per questo è significativo che in occasione della visita natalizia delle case, i sacerdoti e i laici offrano agli islamici – quale segno di disponibilità al dialogo - una lettera di saluto.
Qualcuno potrà obiettare che per un vero dialogo occorre una disponibilità reciproca. Ma è pur necessario che almeno uno inizi, cerchi l’incontro, stabilisca una relazione. Ci vogliono pazienza, fiducia, onestà intellettuale, rispetto della libertà dell’altro, capacità di ascolto. E lasciare che il tempo faccia crescere quanto di buono è stato seminato.


Si, estamos ante una manipulación de la prensa.

Pero lo que más me sorprende es la fuente de un medio que se supone católico y que fue con el que se inició el tema:

Cita:
MOSQUES-ITALY Dec-8-2008 (410 words) xxxi

Milan needs more places of worship including mosques, says cardinal

By Carol Glatz
Catholic News Service

VATICAN CITY (CNS) -- Milan needs more places of worship, especially for the city's Muslims, said Cardinal Dionigi Tettamanzi of Milan.

"We need places of worship in every neighborhood of the city. People belonging to faiths other than Christianity need them even more urgently, especially Islam," he said Dec. 5 in an annual speech to the city before the Dec. 7 feast of St. Ambrose, a doctor of the church who was bishop of Milan in the fourth century.

"We also need cultural initiatives that promote reflection, not provocation that only creates dead-end debates and sensationalism," Cardinal Tettamanzi said.

True and fruitful dialogue with people who are different is "currently a real emergency in Milan and elsewhere," he said.


"Often people say, 'Islam scorns other religions and their followers ... it is fanatical, exploits its faith for twisted or criminal ends, doesn't use reason as a means for discussion or discourse with its people, enslaves its women,'" the cardinal said.

Only by talking with Muslims will people discover if the common perceptions are true or true for everyone, Cardinal Tettamanzi said.

Isolated, serious incidents caused by individuals must not push people into accusing all Muslims of the same crimes or to looking upon them with suspicion, he said.

As a sign of the church's willingness to dialogue, the archdiocese's priests and lay faithful will be leaving written greetings with the Muslims they meet during their traditional visits to neighborhood homes this Christmas season, he said.

The cardinal's remarks came just a few days after two suspected terrorists were arrested Dec. 2. Authorities accused two Moroccan men of planning terrorist attacks on targets in northern Italy.

Police also shut down a cultural center where one of the suspects worked as a Muslim prayer leader.

The arrests led Italy's interior minister to call for a moratorium on the building of new mosques in Italy, saying mosques were being used to recruit terrorists and finance terrorism.

Some politicians, especially from the country's anti-immigrant Northern League, criticized Cardinal Tettamanzi's call for more mosques and places of worship for people of all faiths.

The cardinal responded to the criticisms on Vatican Radio Dec. 7, saying it was time "to abandon prejudices and stereotypes" and begin open and objective dialogue with people of other religions, including Islam.

Only through dialogue can people ascertain whether their fears, suspicions or doubts are justified or not, he said.


Al leer a esta periodista uno se queda con la impresión que el Cardenal no solo menciona la palabra "mezquita" sino que todo su discurso lo ha dedicado al Islam y a la mezquita, y no es asi.

De todas las palabras que Carol Glatz ha citado del Cardenal (aunque la mayoría no estan entre comillas), solo encontré 3 en esos dos discursos del 5 de diciembre publicados en la página de la diócesis:

1) In tante zone della Città, inoltre, mancano anche gli spazi fisici e le occasioni concrete per fermarsi a riflettere e a pregare. Abbiamo bisogno di luoghi di preghiera in tutti i quartieri della Città. Ne hanno un bisogno ancora più urgente le persone che appartengono a religioni diverse da quella cristiana, in modo particolare all’Islam.

"We need places of worship in every neighborhood of the city. People belonging to faiths other than Christianity need them even more urgently, especially Islam," he said Dec. 5 in an annual speech to the city before the Dec. 7 feast of St. Ambrose, a doctor of the church who was bishop of Milan in the fourth century.

2) Abbiamo bisogno anche di iniziative culturali che favoriscano la riflessione, non di provocazioni che suscitano esclusivamente dibattiti sterili e scalpore ma che non accrescono l’interiorità.

"We also need cultural initiatives that promote reflection, not provocation that only creates dead-end debates and sensationalism," Cardinal Tettamanzi said.


3) "Often people say, 'Islam scorns other religions and their followers ... it is fanatical, exploits its faith for twisted or criminal ends, doesn't use reason as a means for discussion or discourse with its people, enslaves its women,'" the cardinal said.

Spesso sentiamo dire che: “l’Islam disprezza le altre religioni ed i loro credenti, non ha il senso dello Stato tipico della tradizione occidentale, non accetta il principio della laicità, è fanatico, strumentalizza la fede per finalità distorte o criminose, non usa la ragione come mezzo nel confronto e nella discussione con i popoli, schiavizza le donne…”.

Para luego añadir:

Sì, ma intanto il dialogo, anzitutto culturale, va incominciato. Singoli gesti e atteggiamenti, per quanto gravi e da deprecare con forza, non siano occasione per guardare con sospetto ed accusare tutti gli appartenenti ad una religione. Si obietta che per un vero dialogo occorre una disponibilità reciproca. Ma è pur necessario che almeno uno inizi, cerchi l’incontro, stabilisca una relazione. Il tutto con pazienza, fiducia, onestà intellettuale, rispetto della libertà dell’altro, capacità di ascolto, e lasciando che il tempo faccia crescere quanto di buono è stato seminato.

El Cardenal habla de paciencia, honestidad intelectual, respeto de la libertad, capacidad de escucha....

Si uno lee todo el discurso completo se da cuenta de cómo han manipulado sus palabras.
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Beatriz
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Registrado: 01 Oct 2005
Mensajes: 6434

MensajePublicado: Jue Dic 11, 2008 7:17 am    Asunto:
Tema: ¿Un Cardenal pidiendo más mezquitas?
Responder citando

Beatriz escribió:
Encontré otra noticia que explica mejor la intención del Cardenal:

Cita:
Friday, December 05, 2008
Vatican: Church backs more mosques for worship

Italy's Muslims can have more mosques as long as they are used as places of worship, said a senior Vatican official on Thursday.

"The place of worship must have its own cultural and spiritual identity, as well as its own religious identity which is a fundamental element, and must not acquire any other identity," said Monsignor Gianfranco Ravasi, Vatican Cultural Council chief.

Speaking after the arrest of two terror suspects in the northern Italian city of Milan, Ravasi made the remarks at a conference on interreligious dialogue at the Vatican.

"If (the mosque) becomes something different, civil society has a right to intervene," Ravasi said.

"Here we are talking about a western society that distinguishes between religious and political spheres, however the mosque carries out a charitable function which is a special quality so that religion also has a social function."

"However, that sphere must not be exceeded. The mosque cannot turn into a centre for other means because it loses its function."

Ravasi's remarks came two days after two alleged terror suspects were arrested in the northern Italian city of Milan. The arrests sparked the anti-immigrant Northern League party to call for a freeze on mosque construction.

Recorded telephone conversations published in the Italian media suggested that the two Moroccans, Rachid Ilhami and Abdelkader Ghaffir were planning a terror attack on Milan's famous cathedral, the Duomo, during this year's forthcoming Christmas festivities.


La Iglesia da su respaldo a más mezquitas como lugar de adoración.

Los musulmanes italianos pueden tener más mezquitas siempre y cuando sean usados como lugar de adoración.

Monseñor Ravasi señaló "Si (la mezquita) se convierte en algo diferente, la sociedad civil tiene el derecho a intervenir".
"La mezquita no se puede convertir en un centro para otros fines porque pierde su función".

Las autoridades temen que las mezquitas esten siendo usadas como centros de violencia y no de adoración.

El contexto de la respuesta de Ravasi y de Tettamanzi es un pedido de congelar la construcción de mezquitas. Asi se entiende mejor.

No quiere decir que el Cardenal está fomentado la construcción de más mezquitas sino que está señalando la libertad religiosa fundada en el derecho a seguir el dictamen de la propia conciencia en materia de religión, inclusive la conciencia errónea. Y Monseñor Ravasi señala el derecho que tiene la sociedad civil de intervenir si la mezquita se convierte en algo diferente (legítima defensa). Ambas declaraciones se complementan.


Después de todo esto NO CONFIO tampoco en esta noticia. Tan solo en las palabras de Ravasi que estan entre comillas:

Cita:
"The place of worship must have its own cultural and spiritual identity, as well as its own religious identity which is a fundamental element, and must not acquire any other identity" said Monsignor Gianfranco Ravasi, Vatican Cultural Council chief.


Cita:
Speaking after the arrest of two terror suspects in the northern Italian city of Milan, Ravasi made the remarks at a conference on interreligious dialogue at the Vatican.

"If (the mosque) becomes something different, civil society has a right to intervene," Ravasi said.

"Here we are talking about a western society that distinguishes between religious and political spheres, however the mosque carries out a charitable function which is a special quality so that religion also has a social function."

"However, that sphere must not be exceeded. The mosque cannot turn into a centre for other means because it loses its function."


Sólo lo que está entre comillas (no creo que cambien sus palabras), en el resto no confío.

Asi que eliminen esto:

Cita:

La Iglesia da su respaldo a más mezquitas como lugar de adoración.

Los musulmanes italianos pueden tener más mezquitas siempre y cuando sean usados como lugar de adoración.


Fue una traducción e interpretación de la noticia.
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